L’Agenzia Italiana del Farmaco è intervenuta nell’ambito del possibile rischio di carenza del medicinale a base di idrossiclorochina, dopo che un’associazione di pazienti reumatici (per i quali il farmaco è ufficialmente autorizzato) aveva manifestato preoccupazioni rispetto sulla possibile indisponibilità.
L’Agenzia ha quindi suggerito una serie di misure per garantire la continuità terapeutica nei pazienti affetti da patologie reumatologiche assicurando al contempo la disponibilità del farmaco anche per i pazienti affetti da COVID-19.
L’Agenzia raccomanda di differenziare le prescrizioni, includendo l’indicazione terapeutica sulla ricetta, e di adottare regimi di distribuzione differenziale per le diverse indicazioni, con una distribuzione più controllata delle quote di farmaco destinate al trattamento dei pazienti COVID-19, evitando l’uso profilattico (non raccomandato) ed eventuali sprechi (ad esempio dividendo il contenuto delle confezioni).
Dovranno, inoltre, essere fornite tutte le indicazioni essenziali per il corretto uso del farmaco e quelle relative a numero di lotto e scadenza della confezione di origine anche ai fini della corretta tracciatura per le eventuali attività di farmacovigilanza. Tutte le operazioni dovranno essere effettuate da parte delle farmacie ospedaliere nel rispetto delle Norme di Buona Preparazione dei medicinali della Farmacopea Ufficiale.