Importazione parallela, AIFA chiarisce farmacovigilanza

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha chiesto agli operatori sanitari e a responsabili di farmacovigilanza delle strutture sanitarie di gestire in maniera adeguata le segnalazioni di sospette reazioni avverse per i medicinali di importazione parallela. 

In particolare, l’AIFA ha ricordato di verificare il nome e l’indirizzo del Titolare, che spesso sono le uniche differenze tra il medicinale registrato in Italia e quello di importazione parallela. Anche il codice AIC è diverso, in quanto l’importazione parallele prevede un’autorizzazione. Tali dati vanno inseriti nella scheda di segnalazione e nel menu a tendina nel corso dell’inserimento della scheda nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza.

L’Agenzia ha inoltre ricordato che spesso i titolari di importazioni parallele non sono sempre registrati nel RNF ed è dunque necessario inviare loro la scheda di segnalazione via fax, in modo che essi, a loro volta, possano girarla ai titolari all’estero.

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