Le associazioni nazionali di categoria che rappresentano medici e chirurghi hanno lamentato la scarsa qualità dei dispositivi medici utilizzati negli ospedali e nei servizi sanitari italiani. I medici accusano la continua ricerca del prezzo di mercato più basso, che ha alterato i criteri di valutazione da parte delle commissioni regionali e che compromette la qualità e la sicurezza a discapito dei cittadini. In particolare, sotto accusa sono gli strumenti chirurgici, ad esempio i bisturi, che non sarebbero sufficiente affilati e costringerebbero a incisioni più profonde con rischio di trauma cutaneo e contaminazione batteriche. La qualità incide comunque anche sui costi, sostengono i medici, dovendo spesso ricorrere a più bisturi nello stesso intervento.
Medici contro i tagli ai dispostivi
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