Il Regno Unito continua ad utilizzare medicinali presenti da molto tempo sul mercato, un dato preoccupante che indica che il Paese è ancora indietro per quanto riguarda l’accesso ai farmaci innovativi. Un recente rapporto stilato per conto dell’Associazione dell’Industria Farmaceutica Britannica (ABPI) ha rilevato che il Regno Unito è al nono posto in una classifica di 13 paesi per quanto riguarda l’uso di farmaci innovativi dietro la Francia, al primo posto, Spagna e Stati Uniti, ma prima di Germania e Nuova Zelanda.
In 7 delle 11 classi terapeutiche prese in considerazione l’uso pro capite era al di sotto della media internazionale per il biennio 2012/2013, incluse le più recenti terapie oncologiche e quelle per la demenza, la sclerosi multipla e la prevenzione dell’ictus.
L’ABPI ha sottolineato che il dato rileva una mentalità ancorata all’uso di farmaci ormai datati e un rallentamento nell’utilizzo di terapie più innovative.