L’agenzia regolatoria statunitense FDA ha approvato il principio attivo nintedanib per il trattamento della fibrosi polmonare idiopatica (IPF), il cui trattamento attuale prevede l’ossigeno-terapia, la riabilitazione polmonare e il trapianto di polmone.
L’agenzia regolatoria statunitense FDA ha approvato il principio attivo nintedanib per il trattamento della fibrosi polmonare idiopatica (IPF), il cui trattamento attuale prevede l’ossigeno-terapia, la riabilitazione polmonare e il trapianto di polmone.
Il farmaco, approvato con revisione prioritaria come farmaco orfano e innovativo, agisce sulla cicatrizzazione polmonare. Il farmaco non è raccomandato nei pazienti con gravi problemi epatici, patologie ai reni allo stadio terminale o che necessitano di dialisi e deve essere assunto durante i pasti per ridurre al minimo il rischio di nausea e vertigini. I pazienti devono evitare l’esposizione ai raggi solari e alle lampade solari, usare la protezione solare e indossare indumenti protettivi, a causa di sviluppo di fotosensibilità.
Tra gli effetti indesiderati più comuni del farmaco ci sono nausea, eruzioni cutanee, dolore addominale, infezione del tratto respiratorio superiore, diarrea, affaticamento, cefalea, dispepsia, vertigini, vomito, diminuzione/perdita di appetito, malattia da reflusso gastro-esofageo, sinusite, insonnia, diminuzione del peso, e artralgia.