In seguito all’analisi dei dati di farmacovigilanza provenienti dalla Rete Nazionale, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha rilevato un aumento sproporzionato delle segnalazioni di sospette reazioni avverse per alcuni principi attivi con brevetto scaduto per i quali sono disponibili medicinali equivalenti e biosimilari. Si tratta principalmente di reazioni avverse non gravi ed attese quali disturbi gastrointestinali o reazioni allergiche lievi.
In seguito all’analisi dei dati di farmacovigilanza provenienti dalla Rete Nazionale, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha rilevato un aumento sproporzionato delle segnalazioni di sospette reazioni avverse per alcuni principi attivi con brevetto scaduto per i quali sono disponibili medicinali equivalenti e biosimilari. Si tratta principalmente di reazioni avverse non gravi ed attese quali disturbi gastrointestinali o reazioni allergiche lievi.
L’aumento può essere collegato a una maggiore consapevolezza e sensibilità degli operatori sanitari e all’attivazione di progetti di farmacovigilanza a livello regionale.
La maggior parte delle segnalazioni proviene da medici che non avevano mai segnalato una reazione prima del 2014 e da Regioni in cui sono stati stipulati accordi attraverso i quali sostanzialmente il farmacista è autorizzato a non sostituire il prodotto originator con l’equivalente o biosimilare se il paziente è intollerante e ciò è dimostrato dall’inserimento nella RNF dell’apposita segnalazione.