L’Unione europea ha dato il via alle attività di un nuovo progetto che intende contrastare la produzione e il traffico di farmaci contraffatti, tramite la realizzazione di misure specifiche in quei Paesi che sono stati identificati come particolarmente a rischio.
Si tratta soprattutto di paesi in via di sviluppo, tra i quali Camerun, Ghana, Giordania, Marocco e Senegal, le cui autorità verranno supportate da esperti europei per rafforzare le norme necessarie a combattere il fenomeno, migliorare le intercettazioni di farmaci sospetti e l’efficienza del sistema giudiziario per il reato di contraffazione.
Il progetto prevede infatti una maggiore collaborazione tra Agenzie a livello globale e una campagna d’informazione sui rischi corsi dai pazienti in caso di assunzione di farmaci contraffatti, dalla scarsa efficacia a tossicità.
Anche l’Italia partecipa al progetto, guidato dall’Agenzia francese ANSM, insieme ad esperti delle amministrazioni europee, chiamati a formare il personale dei Paesi scelti.