L’Agenzia europea dei medicinali insiste sull’importanza dell’accesso a dati completi e depersonalizzati provenienti dagli studi clinici, in quanto portatori di benefici per l’industria biofarmaceutica attraverso il miglioramento dell’efficienza dello sviluppo dei farmaci, un’accresciuta qualità delle analisi di efficacia comparativa e una riduzione della duplicazione degli sforzi.
L’Agenzia è dunque scesa in campo a difesa della propria politica di accesso e di pubblicazione dei dati contro gli attacchi dell’industria farmaceutica che vede minacciata la proprietà intellettuale e l’integrità del sistema regolatorio.
La consultazione pubblica su questo tema si è conclusa lo scorso settembre e l’EMA intende ora perseguire le nuove procedure di trasparenza a partire dal gennaio 2014. Mentre l’Agenzia continua a sottolineare i vantaggi di tale condivisione, l’industria si preoccupa della sostenibilità dello sviluppo dei farmaco e dei modelli di business così come li conosciamo.