Gli oncologi americani sono in piena crisi in seguito alle forti carenze di medicinali per quest’area terapeutica.
Uno studio di settore ha rilevato che più di 8 oncologi su 10 hanno lamentato carenze di medicinali per la chemioterapia e sono dovuti ricorrere a regimi posologici alternativi o alla sostituzione del farmaco interessato dalla carenza.
L’Associazione di categoria ha lamentato la situazione dei propri iscritti spesso costretti a scelte difficili, in particolare dal punto di vista etico, fino al punto di dover scegliere quali tra i propri pazienti sia più “meritevole” per ricevere la terapia faticosamente reperita. Nelle situazioni di carenza, oltre il 40% degli oncologi ha dovuto ritardare la somministrazione mentre quasi il 30% si è visto costretto ad omettere dosi potenzialmente cruciali.
Lo studio sottolinea il forte impatto di queste carenze sulla salute pubblica, nonché del rischio di aumenti vertiginosi per queste terapie.