Bevacizumab e tolvaptan: NII

L’Agenzia italiana del farmaco ha inviato nuove importanti informazioni agli operatori sanitari in relazione ai medicinali contenenti rispettivamente bevacizumab e tolvaptan.

Per quanto riguarda il primo, un farmaco oncologico, l’AIFA ha comunicato che sia negli studi clinici, che nel corso di valutazioni post-marketing, sono stati segnalati casi di fascite necrotizzante, anche letali nei pazienti trattati con bevacizumab ed ha raccomandato l’interruzione della somministrazione in questi casi, seguita dall’istituzione tempestiva di una terapia adeguata.

Nel caso di tolvaptan, approvato per il solo trattamento di pazienti adulti con iponatriemia secondaria a sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH), l’AIFA ha comunicato che poiché il rischio di valori elevati nei test di funzionalità epatica non può essere escluso, il Riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) del prodotto è stato aggiornato con informazioni riguardanti il potenziale rischio di danno epatico e la gestione dei pazienti che riferiscono sintomi e segni di danno epatico.

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