L’Agenzia italiana del farmaco ha diramato agli operatori sanitari una Nota Informativa Importante relativa al farmaco a base di cilostazolo, indicato nel trattamento della claudicatio intermittens.
Infatti, in seguito ad una rivalutazione dei rischi e dei benefici associati all’uso di questo principio attivo, ne è stata limitata l’indicazione e ne sono state modificate la posologia, le controindicazioni e le avvertenze.
In particolare, l’uso di cilostazolo è stato limitato ai pazienti in cui modifiche allo stile di vita e altri interventi appropriati non sono stati in grado di indurre un sufficiente miglioramento dei sintomi di claudicatio intermittens, e sono state introdotte una rivalutazione dei pazienti a tre mesi ed una riduzione della dose in alcune situazioni. Il farmaco è stato inoltre controindicato ai pazienti che assumono due o più farmaci aggiuntivi antiaggreganti/anticoagulanti, ai pazienti con angina instabile o che hanno avuto un infarto del miocardio/intervento coronarico negli ultimi 6 mesi e ai quelli con un’anamnesi di tachiaritmia grave.
La rivalutazione è stata avviata dall’Autorità competente spagnola a seguito della valutazione di tutte le segnalazioni sulla sicurezza dell’uso di cilostazolo ricevute durante i primi 18 mesi di commercializzazione in Spagna. Le principali preoccupazioni hanno riguardato le segnalazioni di reazioni cardiovascolari ed emorragiche, oltre alle interazioni con altri farmaci.