L’Agenzia Italiana del Farmaco ha reso disponibili nuove informazioni sul principio attivo talidomide, autorizzato nell’Unione Europea per l’uso in associazione a melfalan e prednisone, come trattamento di prima linea di pazienti con mieloma multiplo non trattato di età ≥65 anni o non idonei a chemioterapia a dosi elevate.
L’AIFA ha segnalato un aumento statisticamente significativo del rischio di secondi tumori primari ematologici (leucemia mieloide acuta e sindromi mielodisplastiche), osservato in uno studio in corso, in pazienti con mieloma multiplo non trattato in precedenza che assumevano melfalan, prednisone e talidomide, rispetto ai pazienti trattati con lenalidomide più desametasone.
L’Agenzia ha pertanto raccomandato ai medici di tenere conto sia del beneficio ottenuto con talidomide sia del rischio per queste due patologie prima di iniziare il trattamento con talidomide in associazione con melfalan e prednisone.