L’Agenzia Italiana del Farmaco ha messo in atto alcune azioni per fronteggiare l’emergenza dovuta all’epidemia di COVID-19, favorendo l’accesso precoce ai farmaci e facilitando la conduzione di studi clinici sull’efficacia e la sicurezza di nuove terapie per il suo trattamento.
Innanzitutto, la Commissione Tecnico Scientifica ha approvato l’inserimento dell’uso off-label di alcuni medicinali a carico del Servizio Sanitario Nazionale: si tratta degli antimalarici clorochina e idrossiclorochina, e di alcuni farmaci approvati per il trattamento dell’infezione da HIV (l’associazione lopinavir/ritonavir e darunavir in combinazione con cobicistat o ritonavir).
La CTS ha inoltre approvato l’inserimento di interferon beta 1-a nella lista dei farmaci erogabili ai sensi della legge 648/96 per tre mesi come trattamento di supporto dei pazienti con COVID-19 non trattati con steroidi.
Per quanto riguarda le sperimentazioni cliniche, saranno avviati studi clinici randomizzati su remdesvir (per i soggetti con malattia moderata o severa in terapia intensiva) e tocilizumab (in pazienti con criteri ben definiti).
Inoltre, nel corso della seduta prevista per il 19 marzo, la CTS discuterà nuovi protocolli di farmaci e trattamenti che potrebbero essere considerati nuove opzioni. La Commissione valuterà anche il protocollo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per esaminare l’efficacia comparativa di differenti strategie terapeutiche.