Un tribunale dell’Ohio ha avviato un procedimento giudiziario nei confronti di 5 aziende farmaceutiche, accusate di aver nascosto gli effetti indesiderati di alcuni medicinali, in particolare il rischio di dipendenza di alcuni antidolorifici.
La dipendenza, non sottolineate nell’informazione scientifica al prodotto, ha portato a un consumo maggiore e un’ondata di decessi dovuti a sovradosaggio.
L’Ohio, uno degli stati più colpiti dai problemi legati alle tossico-dipendenze, ha dunque accusato le aziende (tra cui 3 multinazionali) di non aver informato i medici degli effetti indesiderati pericolosi e di aver anzi attuato compagne di marketing particolarmente aggressive per promuovere i farmaci presso gli operatori sanitari.
I decessi accertati come legati al consumo di antidolorifici a base di oppiacei in questo Stato sono stati oltre 3000 nel 2015, e i dati attesi per il 2016 sembrano indicare una recrudescenza del fenomeno. Negli Stati Uniti le morte da overdose di antidolorifici oppiacei sono oltre 15.000 l’anno.
Le aziende, che commercializzano prodotti a base di fentanil e ossicodone, contestano le accuse e sottolineano che i prodotti in questione sono regolarmente autorizzati presso la FDA.
Già altri Stati americani (California, Virginia e Kentucky) hanno intrapreso in passato azioni giudiziarie simili. Nel 2007 la filiale di un grande gruppo farmaceutico e tre dei suoi dirigenti erano stati giudicati colpevoli per aver nascosto gli effetti indesiderati dell’ossicodone.