Uno studio europeo-svizzero ha rilevato la mancanza di benefici della levotiroxina nei pazienti anziani affetti da ipotiroidismo infraclinico.
La levotiroxina, forma sintetica dell’ormone tiroideo, uno dei farmaci più prescritti e somministrati al mondo (al primo posto negli Stati Uniti, al terzo in Gran Bretagna), non apporterebbe importanti benefici alla maggioranza dei pazienti in età avanzata affetti da una riduzione della funzione della tiroide.
Secondo lo studio, 5 volte più ampio di altri studi precedenti, gli ormoni sostitutivi ripristinino la funzione normale della tiroide ma non migliorano i sintomi, quali la debolezza muscolare, la perdita di memoria, l’aumento del peso e della pressione arteriosa.
Lo studio dimostra inoltre che nemmeno un trattamento più aggressivo porta benefici e conclude raccomandando la revisione delle pratiche prescrittive in vigore, con particolare attenzione ad evitare effetti indesiderati ingiustificati.
Lo studio sottolinea tuttavia che la validità della terapia con levotorixina non viene messa in discussione per altre forme di ipotiroidismo in altre popolazioni di pazienti.