Continua la polemica relativa al medicinale antivirale di nuova generazione sofosbuvir, commercializzato con un prezzo insostenibile per i servizi sanitari nazionali. La questione riguarda in particolare gli Stati Uniti dove il farmaco viene venduto a un prezzo ancora superiore a quello di altri paesi occidentali, quasi 1.000 dollari la giorno, con enormi profitti. Tuttavia, secondo alcuni analisti finanziari, l’azienda titolare avrebbe trasferito i guadagni in paesi dal regime fiscale più morbido, risparmiando fino al 40% di tasse. Insomma, il farmaco viene pagato dai contribuenti americani ma le tasse sui profitti vengono versate altrove.
Il dibattito si inserisce in un discorso più ampio di equilibrio tra innovazione e accesso ai farmaci, tra investimenti nella ricerca e prezzi sostenibili dei medicinali. Le agenzie regolatorie di tutto il mondo invitano inoltre a considerazioni più etiche, che non siano di danno ai pazienti.