L’Agenzia Regolatoria statunitense FDA ha finalmente completato le norme relative alle informazioni nutrizionali e alle porzioni, nell’ambito delle linee guida nazionali sull’alimentazione, ma le regole sull’etichettatura non verranno modificate nella loro sostanza.
La duplice regolamentazione sta tuttavia creando non poche difficoltà all’industria alimentare nazionale, che da un lato vorrebbe un allineamento, dall’altro teme l’introduzione di nuovi claim salutistici e limitazioni sulle informazioni da riportare in etichette.
Stando così la norma, ad esempio, alcuni dolci possono essere etichettati come “sani” mentre il salmone, le noci e l’avocado no. Infatti la norma prevede che tale definizioni si applichi agli alimenti con basso contenuto di grassi saturi e grassi totali, ma non fa distinzione tra gli altri tipi di grassi, come ad esempio quelli contenuti nel salmone o nelle noci, ormai considerati sani. Inoltre, la definizione di “sano” non tiene conto del contenuto degli zuccheri aggiunti o totali.
Sono tuttavia sono state messe sul tavolo alcune proposte di nuove norme. Tra queste, la revisione dei claim relativi al contenuto di nutrienti (“a basso contenuto di grassi”, “a basso contenuto di colesterolo”, “light”). In particolare si discute se l’apposizione del claim “a basso contenuto di colesterolo” aiuti i consumatori ad seguire una dieta sana. Sono inoltre previste modifiche al claim relativo al basso contenuto di sodio, il cui valore nutritivo di riferimento è stato ridotto da 2400 mg a 2300 mg. Anche il claim relativo al contenuto di calcio verrà modificato considerata la proposta di modificare le porzioni di alcuni alimenti come i gelati. È inoltre possibile che venga modificato il claim relativo al contenuto totale di grassi associato al cancro.