A partire dal luglio scorso anche Brasile e Israele sono considerati come paesi dotati di un quadro normativo equivalente a quello dell’Unione europea. Pertanto, i produttori di principi attivi situati nei loro territori che esportano nell’UE saranno esentati dalla presentazione della “written confirmation”, ovvero da una dichiarazione delle autorità competenti locali che confermi che gli standard GMP e di controllo sono equivalenti a quelli dell’Unione europea. Tale conferma è stata introdotta dalla Direttiva 2011/62/UE.
Prima di Brasile e Israele sono stati riconosciuti equivalenti Australia, Giappone, Svizzera e Stati Uniti d’America.