È stato pubblicato il Rapporto Osmed relativo al consumo dei farmaci nel nostro Paese. La spesa farmaceutica nazionale totale è stata di quasi 27 miliardi di euro. Bambini e anziani hanno assunto almeno un medicinale nel corso dell’anno. Ogni cittadino ha speso quasi 500 euro, ma le differenze a livello regionale sono notevoli.
La spesa lorda pro capite maggiore è stata registrata in Campania, mentre la Provincia autonoma di Bolzano registra la spesa pro capite più bassa e il minor consumo.
In aumento l’uso di medicinali a brevetto scaduto e dei biosimilari. In aumento anche l’aderenza terapeutica mentre permangono le situazioni di inappropriatezza nell’uso degli antibiotici.
Per quanto riguarda il consumo di medicinali a brevetto scaduto, nel 2014 tali farmaci hanno rappresentato oltre il 60% dei consumi a carico del Servizio Sanitario Nazionale, in gran parte acquistati in regime di assistenza convenzionata. Purtroppo però, solo il 20% sono medicinali equivalenti, mentre il resto è costituito dagli originator di riferimento.
Ai primi posti dei farmaci erogati a carico del SSN si confermano quelli per il sistema cardiovascolare, che sono non solo i più consumati ma anche quelli a maggior spesa. Tra i più utilizzati figurano gli ACE-inibitori, i sartani, i calcio-antagonisti e i beta-bloccanti. Nella classifica dei farmaci erogati dal SSN seguono i farmaci del sangue e organi emopoietici, quelli dell’apparato gastrointestinale e metabolismo, del Sistema Nervoso Centrale e dell’apparato respiratorio.
Il rapporto dedica infine particolare attenzione ai medicinali utilizzati in pediatria, che evidenziato maggiori consumi nella fascia 3-5 anni, in particolare nei maschi. Tra le classi più utilizzate i farmaci per l’apparato respiratorio e gli antimicrobici.
