NII per gli inibitori SGLT2

aifaIn accordo con quanto diffuso dall’EMA, anche l’Agenzia Italiana del Farmaco ha diramato una Nota Informativa Importante relativa al rischio di acidosi diabetica associato al trattamento con gli inibitori SGLT2. Si tratta dei principi attivi canagliflozin, dapagliflozin, empagliflozin e delle associazioni canagliflozin/metformina e dapagliflozin/metformina, utilizzati nel trattamento del diabete di tipo 2.

La nota raccomanda ai medici di informare i pazienti sui segni e sintomi di questa patologia (nausea, vomito, anoressia, dolore addominale, sete eccessiva, difficoltà respiratorie, confusione, astenia inusuale e sonnolenza) e di sospendere la terapia nel caso in cui si sospetti questa condizione, adottando misure per correggerla e monitorare i livelli di glucosio.

La nota sottolinea inoltre che casi di chetoacidosi metabolica sono stati riportati anche in pazienti con diabete di tipo 1, patologia pe la quale gli inibitori SGLT2 non sono indicati. 

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