Il settore sanitario si sta distinguendo come quello in cui la realtà virtuale trova maggiore applicazione.
Dalle simulazioni di interventi chirurgici e le esercitazioni dei medici con pazienti virtuali, fino al trattamento delle fobie e dei disturbi da stress post-traumatico, la realtà virtuale sta cambiando le regole della medicina e dell’assistenza sanitaria, guadagnando sempre più spazio.
Anche la fase di sviluppo dei farmaci ne è coinvolta: nella cura di alcune patologie sono infatti in corso studi per la comparazione dell’efficacia delle nuove tecnologie rispetto ad approcci più tradizionali. Per non parlare delle simulazioni che consentono di predire l’efficacia delle terapie prima di arrivare alla sperimentazione sull’uomo.
Ma in ambito sanitario l’applicazione della realtà virtuale non sembra conoscere confini. Può essere utilizzata, ad esempio, per la riabilitazione dopo amputazione di arti, oppure come supporto nelle capacità sociali ai pazienti autistici. Viene inoltre utilizzata nel trattamento dell’emicrania e dei disturbi dell’appetito, nella disintossicazione da droga e alcool e nella riabilitazione ai movimenti e all’equilibrio nella terapia post-ictus.
Infine la realtà virtuale trova applicazione anche nel supporto psicologico: alcuni ospedali europei stanno testando l’uso della realtà virtuale per distrarre i bambini sottoposto a procedure chirurgiche particolarmente dolorose.
