Il nuovo rapporto trimestrale dell’ECHA sottolinea la buona aderenza delle aziende alla classificazione armonizzata delle sostanze con proprietà cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione. Il rapporto identifica inoltre almeno un altro migliaio di sostanze che meritano una simile azione regolatoria e lo status di sostanze estremamente preoccupanti (SVHC), alle quali verrà data priorità per la determinazione di adeguate misure della gestione dei rischi.
Al momento si tratta di circa 1400 sostanze e di 23 gruppi, elencati nell’Annex VI del Regolamento sulla Classificazione, Etichettatura e Confezionamento.
L’ECHA ha controllato in parallelo le notifiche all’inventario delle classificazioni e delle etichettature e la classificazione armonizzata e ha rilevato un’aderenza al regolamento del 97%. La situazione è ancora più regolare nel caso di notifiche derivate dai dossier di registrazione del REACH.
Inoltre, l’ECHA ha rimandato 12 registrazioni di sostanze individuali nell’Annex VI alle autorità nazionali competenti per il follow up in quanto non in linea con le disposizioni del Regolamento. Anche una cinquantina di sostanze appartenenti al gruppo dei composti del piombo non aderiscono al regolamento ed è in corso un chiarimento sulla loro esatta natura.
Infine, l’ECHA sta vagliando il proprio database al fine di identificare le sostanze sul mercato dell’UE con proprietà cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione la cui classificazione non è ancora armonizzata. Questo screening ha già individuato oltre 5.500 sostanze, un migliaio delle quali già registrate nell’ambito del REACH.