Nel 2013 circa 3 milioni di francesi sono stati trattati con un medicinale anticoagulante, in particolare pazienti anziani e debilitati.
In seguito ai possibili rischi di incidenti di carattere emorragico, la Francia sta portando avanti politiche di prevenzione e informazione, con la pubblicazione di un rapporto annuale sul livello di utilizzo di questi medicinali, dei loro principali rischi e sulle buone pratiche che premettono di ottimizzarne il rapporto rischio/beneficio. I rischi maggiori presentati dagli anticoagulanti sono le emorragie. Tale rischio può essere aumentato dall’età del paziente, dalla presenza di più patologie di base, dall’insufficienza renale o epatica, dal basso peso corporeo, dall’interazione con altri medicinali o da errori di somministrazione.
Tra i medicinali analizzati nel rapporto, le eparine non frazionate basso peso molecolare e gli anticoagulanti orali.
Il rapporto sottolinea che il profilo rischio/beneficio positivo di questi medicinali è fortemente condizionato dal loro uso corretto, ovvero con il rispetto delle raccomandazioni delle autorità, una buona adesione alla terapia da parte del paziente, la sorveglianza in corso di trattamento e la regolare rivalutazione della loro tolleranza ed efficacia.