Prosegue l’azione di contrasto delle autorità sanitarie alle creme ad azione sbiancate, con numerosi sequestri e alcuni incontri dedicati.
L’Agenzia Italiana del Farmaco, che coordina le attività, ha ricordato che lo sbiancamento cutaneo è molto diffuso e che sono disponibili diversi principi attivi, per lo più in crema, provenienti da paesi extra-europei e commercializzati illegalmente nell’Unione. In particolare, l’Agenzia ha sottolineato la presenza di sostanze velenose, come il mercurio, ma anche l’uso improprio di sostanze autorizzate per altre indicazioni, ad esempio i farmaci del gruppo del cortisone.
L’AIFA ha ribadito la pericolosità di tali pratiche e i danni che ne possono derivare fra cui l’iperpigmentazione, l’ipertricosi o la comparsa di strie cutanee simili a smagliature, il diabete, l’ipertensione arteriosa o un malfunzionamento dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.