Uno studio pubblicato dal New England Journal of Medicine sottolinea l’efficacia dell’anticorpo monoclonale obinutuzumab in associazione al chemioterapico clorambucile nel miglioramento della sopravvivenza senza progressione dei pazienti con leucemia linfatica cronica non trattati in precedenza e con patologie coesistenti, rispetto alla terapia con rituximab e clorambucile.
La terapia è stata testata con uno studio multicentrico, in aperto, randomizzato, a tre bracci, di fase III, destinato a valutare il profilo di efficacia e sicurezza di obinutuzumab in associazione clorambucile, rituximab più clorambucile e clorambucile da solo, in 781 pazienti non trattati precedentemente con LLC e patologie coesistenti, con la valutazione della sopravvivenza senza progressione PFS come endpoint principale.
La terapia in studio ha dimostrato anche di aumentare la sopravvivenza generale, rispetto a clorambucile in monoterapia, ha esteso la sopravvivenza senza progressione di oltre 10 mesi e ha aumentato il tasso di risposte complete e di risposte molecolari, nonostante una maggiore frequenza di reazioni al sito di infusione.