India, priorità alla salute pubblica

Nonostante il suo status di principale esportatore di generici, l’India non riesce a garantire a tutti i suoi cittadini un adeguato accesso ai farmaci.

Circa 500 milioni di indiani vivono in povertà e non hanno libero accesso ai farmaci con conseguenze devastanti a livello locale ma anche globale.

 

Uno studio recente della facoltà di farmacia dell’Università di Londra sottolinea che l’aspettativa di vita del Paese è raddoppiata dal 1947 a oggi (da 35 a 65 anni), ma nello stesso periodo la popolazione è passata da 300 milioni a oltre un miliardo.

Al momento l’India spende per la salute poco più dell’1% del suo PIL, e solo lo 0,1% per i farmaci. Il Governo ha in programma di realizzare una copertura sanitaria universale, incrementando la distribuzione gratuita di generici alle fasce meno abbienti almeno per le condizioni più comuni. Non solo sono previsti tagli alle terapie più costose, come le cure oncologiche, ma sono in discussione anche misure più drastiche come le licenze obbligatorie.

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