L’EMA ha pubblicato alcune raccomandazioni per fronteggiare il problema degli errori terapeutici nell’Unione europea, ovvero quegli errori non intenzionali di prescrizione, dispensazione o somministrazione di un farmaco.
La nuova normativa di farmacovigilanza prevede infatti che anche questi errori siano registrati in EudraVigilance, e lo scorso febbraio l’Agenzia ha condotto un workshop finalizzato a raccogliere le competenze disponibili in questo settore e fare il punto delle attuali migliori pratiche.
Le raccomandazioni emerse dal workshop sono l’armonizzazione e lo sviluppo di terminologie e definizioni di errori terapeutici a livello comunitario e internazionale; la creazione di rapporti di collaborazione tra le Autorità nazionali di sicurezza dei pazienti, i Regolatori nazionali, l’EMA e la Commissione europea; lo sviluppo di nuovi metodi per identificare errori terapeutici da una prospettiva di sicurezza del paziente e di farmacovigilanza; la valutazione sistematica e la prevenzione del rischio di errori terapeutici durante il ciclo di vita di un farmaco, anche prima della concessione dell’autorizzazione all’immissione in commercio, attraverso la pianificazione della gestione del rischio; l’impegno attivo e la costruzione di abilità con i gruppi di pazienti e di consumatori e gli operatori sanitari per migliorare le pratiche di automedicazione e un maggior supporto alla ricerca nell’automedicazione.