Un’indagine condotta dai NAS in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità e Agenzia Italiana del Farmaco ha portato all’arresto di alcuni dirigenti di una casa farmaceutica responsabili di aver commercializzato un farmaco per le affezioni respiratoria risultato contraffatto.
In particolare, il principio attivo era stato sostituito da una sostanza simile dal punto di vista analitico, in genere usata per cosmetici e integratori, ma priva di efficacia farmacologica.
L’azienda acquistava la sostanza incriminata dalla Francia e poi eseguiva analisi con un metodo diverso da quello riconosciuto per garantire la falsa positività dei test. Anche i rendiconti di produzione e i dati informatici sulle materie prime venivano alterati.
I lotti interessati dalla contraffazione sono stati già ritirati dal commercio.