L’Associazione medica britannica ha messo in dubbio il programma di “telesalute” sviluppato dal Governo, sottolineando l’aumento del carico di lavoro che ne deriverà ai medici senza aiutare i pazienti in maniera sostanziale.
Il programma intende coinvolgere circa 3 milioni di pazienti entro il 2017 e prevede l’introduzione di sistemi di monitoraggio a distanza soprattutto per alcune patologie, ad esempio per l’ipotiroidismo.
L’Associazione condivide lo scopo principale dell’iniziativa, ovvero una riduzione dei tempi di attesa dei pazienti e una maggiore efficienza, ma non ritiene che la telesalute e il monitoraggio a distanza siano i mezzi adeguati per farlo. Al contrario, i medici si troveranno sotto la pressione di molteplici impegni senza evidenti benefici. I pazienti continueranno a prenotare visite mediche, ma i dottori avranno meno tempo da dedicarvi.
Si prevede che gran parte dei pazienti non sarà soddisfatto di questo controllo a distanza, mentre le incertezze sui costi, la qualità e la sicurezza di questi servizi sono ancora molte.