L’Agenzia europea dei medicinali ha approvato il principio attivo ocriplasmina per il trattamento della trazione vitreo maculare, una malattia progressiva legata all’età che, se non trattata, può portare alla distorsione visiva, alla riduzione dell’acuità visiva e alla cecità.
L’ocriplasmina è una forma ricombinante della proteina umana (plasmina) che viene somministrata attraverso una singola iniezione intravitreale. Si tratta della prima opzione non chirurgica; infatti al momento l’unica terapia disponibile è la chirurgia con rimozione del vitreo.
Il farmaco è stato valutato in due studi clinici di fase III che ne hanno valutato la sicurezza e l’efficacia in singola somministrazione.
Gli eventi avversi più comuni con ocriplasmina negli studi clinici sono risultati corpi mobili vitreali, fotopsia, emorragia congiuntivale, dolore agli occhi legato all’iniezione, visione offuscata, riduzione dell’acuità visiva, ed edema retinico. Questi sono stati generalmente considerati da lievi a moderati e sono stati risolti senza complicazioni.