I produttori australiani di brand hanno aspramente criticato la richiesta dei produttori di generici di aumentare la fetta di mercato di questi medicinali nell’ambito del programma di rimborsi farmaceutici – il Pharmaceutical Benefits Scheme – dal 12% al 16%.
La proposta dell’Associazione dei produttori generici australiani (GMiA) esorta il governo federale a non imporre ulteriori tagli al bufget sanitario per il biennio 2013-2014. Chiede invece un aumento della quota di generici, che porterebbe ad un risparmio di oltre 200 milioni di dollari australiani.
Attualmente i generici rappresentano il 12% del valore del programma di rimborso, mentre i brand sono appena al 4%. Il restante 84% viene speso per brand privi di una versione generica, con brevetto ancora in corso di validità.
Aumentare la quota dei generici sostituendoli a quel 4% porterebbe a importanti risparmi, aumentando il margine a disposizione per finanziare nuovi farmaci ed assicurare la sostenibilità del programma.