Secondo un’indagine condotta da un’eminente rivista medica più di 2 medici su 5 prescrivono un farmaco di marca anche quando sono convinti che il generico sarebbe altrettanto efficace, solo perché richiesto dal paziente.
L’indagine, che intervistato 3.000 medici di medicina interna, medicina generale, pediatria, cardiologia, chirurgia generale, psichiatria e anestesia) ha visto due terzi dei medici rilevare che i farmaci di marca per i quali esistono versioni generiche generano spese mediche non necessarie che ricadono sul debito pubblico. Sono soprattutto i medici attivi da molto tempo ad accondiscendere alle richieste dei propri pazienti, mentre i più giovani sono più propensi verso i generici. Altro dato rilevante è che i medici che prescrivono i brand sono anche quelli che accettano dalle industrie farmaceutiche campioni, cibo e bevande, e che incontrano di persona gli informatori farmaceutici. Differenze significative sono state osservate anche tra i medici che lavorano da soli, che tendono a preferire il brand, e quelli inseriti in uno staff ospedaliero o universitario, che invece utilizzano maggiormente i generici.