I pazienti americani affetti da tumori hanno un accesso più rapido ad un maggior numero di medicinali oncologici rispetto ai pazienti europei, ma pagano di più per usufruire di queste terapie.
È questa la conclusione di un rapporto del Tufts Center per lo studio dello sviluppo dei medicinali secondo il quale tra il 2000 e il 2001 i medicinali oncologici approvati negli Stati Uniti hanno superato di oltre il 30% quelli autorizzati in Europa, con i prezzi europei più bassi in media del 9%, e anche la compartecipazione dei pazienti alla spesa farmaceutica nel Vecchio Continente è inferiore.
Tuttavia il rapporto non è riuscito a determinare se un accesso più rapido e di maggiore entità garantisca anche risultati migliori da un punto di vista sanitario. Il rapporto conclude rilevando un migliore rapporto costo/beneficio in Europa rispetto agli Stati Uniti.