Alcune assicurazioni sanitarie statunitensi hanno definito uno “spreco” gli oltre 2 miliardi di dollari spesi per farmaci a marchio registrato, in quanto disponibili versioni generiche equivalenti dal punto di vista terapeutico a costi molto inferiori.
Altri 107 milioni sono stati sprecati con farmacie esterne alla rete di distribuzione e altri rimborsi verso terzi, più 40 milioni per l’uso di farmacie al dettaglio invece che della consegna a domicilio per le terapie croniche.
Ciò nonostante la spesa farmaceutica è scesa di quasi 2 punti percentuali nel 2011, per il secondo anno consecutivo e questo proprio grazie ad un maggior ricorso ai generici. La maggiore voce di spesa è rappresentata dagli analgesici e dai narcolettici.
In aumento solo i costi per i farmaci preparati in farmacia, per i quali cioè non esiste in commercio la concentrazione, il dosaggio, la forma farmaceutica o l’esatta associazione.
