L’Europa discute il libero accesso ai dati delle sperimentazioni cliniche.
Un articolo, firmato tra gli altri anche dal Direttore esecutivo dell’Agenzia europea dei medicinali, conferma che i dati clinico-sperimentali non debbano essere considerati informazioni commercialmente riservate e che l’accesso aperto potrebbe anche portare a benefici per la salute pubblica grazie all’analisi indipendente e allo sviluppo di modelli predittivi. Esiste però la problematica relativa alla violazione della riservatezza del paziente nella pubblicazione dei database grezzi.
Gli autori auspicano lo sviluppo di standard adeguati e condivisi per la protezione di tutti i dati e chiedono “regole di ingaggio” uguali per tutti, con gli stessi standard applicabili a tutti i dati degli studi clinici sui farmaci, indipendentemente dal tipo di sponsor.