L’India ha concesso la prima licenza obbligatoria nel Paese, definita dalle organizzazioni non governative una manovra essenziale che cambia le regole del gioco per superare le barriere dei prezzi.
L’autorità brevettuale indiana ha concesso ad un produttore generico la licenza obbligatoria per un medicinale oncologico per i tumori del fegato e dei reni, dopo che la multinazionale produttrice non è stata in grado di assicurare un accesso al farmaco. Quest’ultima riceverà tuttavia una royalty da parte del nuovo produttore.
La decisione farà scendere il prezzo del farmaco da oltre 5.000 dollari al mese a persona ad appena 175, una riduzione di oltre il 95%.
Si prevede inoltre che la decisione stabilisca un importante precedente, poiché significa che i nuovi medicinali che in India sono ancora coperti da brevetto, inclusi molti trattamenti per l’AIDS, potranno essere disponibili in versione generica ad un prezzo molto inferiore, divenendo più accessibili.
Tuttavia per il momento la decisione si limita alla produzione locale, ma le ONG auspicano che possa essere estesa anche ai medicinali destinati all’esportazione.