In seguito ad alcune segnalazioni di sospette reazioni avverse verificatesi in bambini dopo somministrazione concomitante di Lamotrigina e Valproato di Sodio, il Working Group Pediatrico dell’AIFA ha richiamato l’attenzione dei prescrittori sulle corrette modalità di somministrazione dei due farmaci, entrambi associati in monoterapia ad un aumento del rischio di reazioni avverse cutanee, che aumentano con la terapia di associazione.
In particolare il trattamento con Lamotrigina può determinare reazioni avverse cutanee, generalmente verificatesi entro le prime otto settimane dall’inizio del trattamento, compresi casi di rash potenzialmente pericolosi per la vita quali la sindrome di Stevens-Johnson (SSJ) e necrolisi epidermica tossica o sindrome di Lyell. L’incidenza di rash associati con Lamotrigina è maggiore nei bambini rispetto agli adulti ed è fortemente associato alla somministrazione di elevate dosi iniziali di Lamotrigina che superino le dosi raccomandate per la titolazione e all’uso concomitante di Valproato che raddoppia l’emivita della Lamotrigina.
Nell’ambito dell’attività di monitoraggio nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza delle segnalazioni di sospette reazioni avverse (RA) riguardanti la popolazione pediatrica, è stato riscontrato che lo schema posologico raccomandato per l’associazione Lamotrigina- Valproato di Sodio non è stato seguito nel 30% delle reazioni classificate come gravi e nel 50% delle reazioni avverse non gravi. Il Working Group Pediatrico dell’AIFA ha pertanto inviato ai medici prescrittori nuove raccomandazioni ricordando le modalità di trattamento.